La Consulta Nazionale Interreligiosa e delle Istituzioni Tradizionali – vedasi sezione dedicata – ha realizzato, nell’ambito delle iniziative connesse ai propri compiti d’istituto, dei corto e lungometraggi; alcuni dei quali hanno, ormai, valore storico. I migliori di questi sono stati realizzati grazie all’amichevole, generosa, collaborazione di Morando Jr Morandini; regista e sceneggiatore tanto sensibile e geniale, quanto schivo e riservato. Autore che, comunque, non disperiamo poter ancora coinvolgere nella realizzazione di un documentario antologico su tutte le manifestazioni patrocinate dalla C.N.I.I.T., in quasi trent’anni di attività. Di Morando Jr Morandini – che è, per inciso, l’autore del volume Professione Sceneggiatore ed ha collaborato con lo zio, l’indimenticato critico cinematografico Morando Morandini, alla realizzazione de I Morandini delle donne. 60 anni di cinema italiano al femminile – è pure il primo dei documentari che inaugura questa sezione dedicata ai video. Il filmato verte su Damanhur, la più grande comunità d’Europa che, per decenni, è stata partecipe di un proficuo rapporto di collaborazione con la Consulta Nazionale Interreligiosa e delle Istituzioni Tradizionali; vedasi in merito il capitolo La scuola di Damanhur, tratto da LA PEDAGOGIA VERSO LA SOCIETA’ POLISEMANTICA-Il realismo dell’educazione, Sandra Chistolini, CLEUP Edizioni, Padova, 2004;
L'affrancamento di ogni singolo
Io dall'illusoria percezione della
realtà fenomenica è sostegno prezioso
per le forze della Verità nella lotta cosmica contro le tenebre.
L'istinto d'identificazione ed il senso di finitezza sono
i nemici mortali dell'Io.
la dimensione spazio-tempo è il campo di battaglia.
La responsabilità
è di chi sceglie,
il dio non ne ha colpa
(Platone)
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Le finalità perseguite dal nostro sodalizio - ove potrebbero percepirsi vaghe assonanze con quelle che già furono di Politica Romana, organo d’espressione dell’Associazione di Studi Tradizionali “SENATUS” - non sono caratterizzate da alcun intento critico all'operato svolto dalle storiche sigle tradizionali. Prova di quest’atteggiamento non polemico è l’intenzione di ripubblicare, dando loro nuova visibilità, contributi già apparsi su alcune delle più importanti riviste evoliane. Articoli che, pur non sempre condividendoli, riteniamo opportuno, anzi utile, far conoscere ai nostri lettori che sappiamo essere prevalentemente giovani e non provenire da aree culturali contigue alla destra radicale. Anche per tale motivo attribuiamo importanza particolare alla rubrica "Le interviste", (curata da Pierpaolo Serarcangeli e prevista per tutte le sette sezioni del sito) ove verrà dato ampio spazio alle dirette testimonianze dei protagonisti delle vicende, spesso travagliate, che hanno segnato la storia del movimento tradizionalista, di matrice evoliana, in Italia. Area umana e culturale, teniamo a ribadirlo, che, senza voler esprimere alcun giudizio di merito, è sbagliato identificare con la Tradizione alla quale si richiamano Maestri come R. Guénon e M. Scaligero; per fare due soli esempi. Iniziamo con un articolo su Emilio Servadio (estratto da “HELIODROMOS” n.12, gennaio-febbraio 1981) a nostro parere eccessivamente critico. Articolo tanto severo da spingerci a “provocatoriamente” aprire proprio con esso il dossier che ricorda lo studioso di eccezionale valore e notorietà internazionale: pioniere nel campo degli studi psicologici; co-fondatore, con Cesare Musatti, del movimento psicanalitico italiano; parapsicologo di fama mondiale; eminente sessuologo e psicoterapeuta. Ebbe, come pazienti, personaggi quali Federico Fellini (sulle loro sperimentazioni con LSD, si avrà modo di leggere, prossimamente, in CEU SAGRADO) e Ava Gardner. Servadio è stato qualificatissimo cultore di tematiche tradizionali nonché serio praticante alcune valide tecniche realizzative, in particolare dello Raja Yoga. Seguiva gli insegnamenti di Raphael, che diverse volte ebbe a riceverlo nel suo eremo, e godeva della stima della psicologa Laura Boggio Gilot, stretta collaboratrice del grande iniziato vedantino, fautrice antesignana, in Italia ed Europa, del movimento psicologico detto Transpersonale, che riconosce quali propri precursori: Maslow, Jung, Assaggioli e, per alcuni aspetti, lo stesso Servadio. Abbiamo già detto reputare eccessive le critiche mosse al Nostro, nell’articolo di seguito riportato; scritto di cui condividiamo pienamente, però, le considerazioni conclusive. Per comprendere le ragioni del nostro giudizio, riteniamo sufficiente la lettura della breve rassegna di titoli estratti da “SOLSTITIUM”. Con tale rivista , che era espressione del Centro di formazione tradizionale “Julius Evola”, Servadio ebbe a collaborare per anni. Più di ogni altra, comunque, è stata per noi determinante la rivendicazione fatta dal padre della parapsicologia scientifica italiana, di fiera appartenenza al mondo della Sophia Perennis, a seguito di una specifica domanda postagli
da P.C., Autore di "Psicoanalisi e Psicosintesi", il cui ricordo corrisponde, sostanzialmente, a quanto pubblicamente dichiarato dal Servadio, al convegno di commemorazione dei venti anni della scomparsa del filosofo tradizionalista siculo-romano, organizzato dalla Fondazione Julius Evola, alla Sala Borromini in Roma, nel 1994. Quella sotto riportata è la risposta data da Servadio a P.C. - in osservanza del noto principio dell’impersonalità, quasi tutti gli autori che scrivevano su Solstitium adoperavano pseudonimi o semplici sigle - che ebbe a chiedergli del Suo rapporto di amicizia con Evola e della Sua appartenenza - in quanto Ebreo, seppur non osservante - al mondo della Tradizione; caso non unico, peraltro, è bene precisarlo, potendosi citare quale altro esempio, quello di Mario Cohen, pure lui legato d’amicizia fraterna ad Evola e di cui sono noti i rapporti di stretta collaborazione, dopo la scomparsa dell’amico e maestro, con la Fondazione. Quella che segue, la risposta data da Servadio: “al netto di qualsiasi intento strumentale ed esternazioni inopportune su vicissitudini familiari, che risulterebbero fuorvianti, evitando di soffermarmi su vicende personali che non debbono riguardare il dibattito pubblico, men che mai quello politico, e che, comunque, poca rilevanza hanno avuto sulle mie scelte esistenziali, sono fermamente convinto, lo sono sempre stato, che se mi fossi trovato, durante il periodo delle leggi razziali, nella necessità di chiedere a Evola sostegno materiale, per me o i miei cari, egli si sarebbe adoperato concretamente, così come avrebbe fatto per qualsiasi altro appartenente alla comune famiglia della Tradizione; tanto mi è bastato nel corso di tutta la vita”. Segue una presentazione di Marianna Leibl, figura della quale si conosce pochissimo (oltre l’articolo a firma P.C., originariamente ospitato sul n.1-2, anno ’82, di "SOLSTITIUM", non ci risulta essere stato pubblicato su di Lei null’altro) ed anche per tale motivo siamo particolarmente grati al professor Pacifico Cristofanelli, apprezzatissimo grafologo, per averci consentito l’utilizzo di materiale prezioso per l’approfondimento della complessa personalità di questa ricercatrice spirituale non ortodossa e tradizionalista “sui generis". In ultimo il ricordo, di Carla Consoli Cardinale, di una grande praticante il Surat Shabd Yoga e due contributi sulla vita e l’opera di Luigi Moretti, tratti dal n.20, anno 2006, de La Cittadella, rivista del Movimento Tradizionale Romano, fondata da Salvatore C. Ruta, nel 1984 a Messina e ora diretta da Sandro Consolato che ringraziamo nella presente circostanza, non essendoci stato modo di farlo prima, per l'opportunità fornitaci. A
chiudere, una conversazione con il regista Francesco Franci ed una
intervista a Marcello Veneziani, sul suo romanzo spirituale LA LEGGENDA DI FIORE.
Associazione per la Conoscenza delle Arti Buddiste
A.C.A.B.
Centro Spirituale
Ceu Sagrado
Italia
La Via di Giufà
Consulta Nazionale Intereligiosa e delle Istituzioni Tradizionali
Gruppo di lavoro offrire sostegno spirituale alla buona politica
La stanza segreta dell'uomo